Donna di 54 anni, debole fumatrice, affetta da ernia iatale con conseguente malattia da reflusso gastroesofageo; operata per un sarcoma sinoviale del cavo popliteo del ginocchio sinistro nel 2017, inizialmente interpretato come una semplice borsite gastrocnemio semimembranosa con esame ecografico effettuato in altra sede; l’operazione di resezione extra articolare con sostituzione di megaprotesi viene effettuata presso l’Unita’ di Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva di Careggi (direttore Prof. Domenico Andrea Campanacci); in seguito ad infezione da S. Epidermidis subisce una revisione in due tempi con impianto di nuova protesi in argento a giugno 2018 con lembo rotazionale. Non esegue radioterapia ne’ chemioterapia. Nel 2019 esegue esame ecografico presso radiodiagnostica di Careggi che mostra la presenza di un gettone solido di circa 15x17mm al cavo popliteo compreso tra femore e piatto tibiale esterno, privo di segnali vascolari interni. Viene successivamente sottoposto a biospia escissionale con risultato di nodulo reattivo linfocitario (reazione peri protesica). Nel 2020 esegue nuovo controllo ecografico sempre ospedaliero che mostra l’insorgenza di nuova formazione ovalare di circa 10x5mm, ipoecogena con core centrale anecogeno e polo vascolare eccentrico posteriore a tipo linfonodo.
A marzo 2021 giunge alla mia osservazione per il regolare follow up oncologico; noto innanzitutto la “persistenza subito posteriormente al condilo femorale di nodulo ipoecogeno ovalare con piccolo core centrale anecogno di circa 12.5x6.8mm, con fini trabecolatura interne. Assenza di significativi segnali vascolari interni. Subito piu' profondamente in perirpotesica visibili due analoghe formazioni nodulari ovalari stavolta maggiormente isoecogene con ilo centrale iperecogeno, quindi maggiormente compatibili con linfonodi reattivi, di 9 e 8mm in asse lungo, distanti circa 12mm dalla prima formazione descritta”. Consiglio subito l’esecuzione di ecografia con contrasto CEUS per sospetto di recidiva di sarcoma sinoviale.
La CEUS viene eseguita presso l’ S.D. Ecografia Diagnostica e Interventistica nei trapianti di Cisanello (direttore dott. A. Campatelli) con il seguente risultato: “la tumefazione palpabile poplitea sinistra ecograficamente si mostra come una formazione ovalare ipoecogena del piano sottocutaneo di 14x8mm, con modesta vascolarizzazione unicamente periferica, e alla CEUS mostra ipoenhancement in tutte le fasi; questo comportamento non e’ tipico dei linfonodi reattivi, per cui viene consigliata biospia escissionale”..Il risultato della biospia e’ purtroppo di recidiva di sarcoma sinoviale (sinovial sarcoma).
Alla istologia il pezzo operatorio appare costituito da materiale solido biancastro, con aree mixoidi. Viene quindi eseguito a luglio del 2021 un importante intervento di radicalizzazione sempre presso l’Unita’ di Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva di Careggi (direttore Prof. Domenico Andrea Campanacci).
A settembre 2022 torna nel mio ambulatorio ecografico per un follow up strumentale extraospedaliero, con il seguente risultato: “lo studio ecografico del comparto postero medio superiore del ginocchio sx mostra la presenza di nodulo ovalare significativamente ipoecogeno a carico dei tessuti molli sopramuscolari, di circa 7.5x3.3mm, di non univoca interpretazione. Stabili piu' profondamente in perirpotesica le due analoghe formazioni nodulari ovalari maggiormente isoecogene con ilo centrale iperecogeno, quindi compatibili con linfonodi reattivi, di 9 e 8mm in asse lungo. Sempre significativo il versamento in periprotesica laterale e il rimaneggiamento post cicatriziale del tessuto ipodermico e muscolare al cavo popliteo e sul versante postero laterale di gamba omolaterale. Ipsessimento sinoviale di circa 15mm a morfologia villosa intrarticolare femoro tibiale. Indenni da recidiva di malattia i tessuti pericicatriziali”
La paziente viene subito sottoposta a nuova biospia escissionale presso Ortopedia Oncologica di Careggi che mostra la presenza di una seconda recidiva di sarcoma sinoviale. La paziente e’ attualmente in attesa di una nuova radicalizzazione chirurgica.
