In breve alcuni casi clinici interessanti e funzionali alla comprensione della diagnostica ecografica.

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casi clinici

Caso 8. Carcinoma mammario lobulare infiltrante

Seno

Donna di 69 anni, in controllo ecografico annuale a causa di un seno persistentemente ghiandolare iperecogeno, per cui male esplorabile con esame mammografico; ex fumatrice, tre gravidanze con parto naturale, ipertesa, dislipidemica, con una lieve insufficienza respiratoria di tipo prevalentemente restrittivo. In anamnesi senologica non riferisce familiari operati di tumore mammario; portatrice di fibroadenoma mammario B2 a livello del QSI dx di circa 7x3mm, stabile morfo dimensionalmente da anni. All’ultimo controllo ecografico individuo un’area di sfumata impedenza acustica sui piani profondi del QSI sx di circa 3.5x4.1mm, di forma nodulare, non presente nei precedenti controlli, con piccola cisti semplice limitrofa; l’aspetto ‘taller than wide’, e il tenue cono d’ombra posteriore generato dal piccolo nodulo pongono il sospetto di formazione U3.



Le dimensioni molto ridotte e la scarsa distorsione parenchimale circostante non aiutano nella possibile diagnosi di malignita’; per cui richiedo un immediato nuovo controllo mammografico (l’ultimo risaliva a circa 10 mesi prima). Il confronto ecografico con il fibroadenoma del QSI dx non lascia comunque molte speranze sulla natura del nodulo; la differenza principale, oltre alla forma ovalare del FA versus la forma rotondeggiante del nodulo e’ di nuovo nell’impedenza acustica generata sui piani sottostanti. Il post processing iconografico effettuato in un secondo momento con immagine negativa mostra ancora piu’ evidentemente tale fenomeno sui piani profondi. 
   

La mammografia conferma la presenza di una piccola area di distorsione parenchimale sui piani profondi del QSI sx, di forma polilobata, non presente nel precedente controllo, priva di microcalcificazioni di tipo R3.


Per ulteriore conferma la paziente viene invitata a eseguire una RM mammaria, che pero’ a causa della presenza di fili metallici da pregresso intervento maxillo-faciale deve sostituire con una mammografia CESM (contrasted enhanced spectral mammography) presso Ospedale di Careggi; l’esame individua due aree di impregnazione tipo massa adiacenti irregolari e di dimensioni massime di 16 e 12mm con estensione complessiva di 31mm, riferibili alla lesione indice; non possibile valutarne i rapporti con il muscolo pettorale retrostante perche’ le lesioni risultano solo parzialmente comprese nel campo di vista della metodica.


La paziente viene dunque sottoposta a biopsia tru-cut con il seguente risultato istologico: carcinoma invasivo della mammella di tipo lobulare infiltrante: immunoistochimica: REC ER 95%, REC PgR 15%, KI67 8%, HER2\NEU negativa. La paziente viene dunque sottoposta a mastectomia totale sx nipple-sparing con posizionamento di protesi e biopsia del linfonodo sentinella con tecnica OSNA (risultato negativo, per cui T1c N0 M0) presso Ospedale Santa Chiara di Pisa, dalla professoressa Manuela Roncella, direttrice del Centro Clinico di Senologia – AOU Pisana. Segue successiva terapia ormonale con letrozolo 2.5mg, visto la buona espressione dei recettori estrogenici. Il referto dell’anatomia patologica e’ stato il seguente: carcinoma lobulare invasivo variante classica G2 di 18mm + carcinoma variante classica e florida. La paziente sta seguendo un follow up ecografico semestrale.

 

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