In breve alcuni casi clinici interessanti e funzionali alla comprensione della diagnostica ecografica.

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casi clinici

Caso 9. Cisti mucoide dermica

Paziente di 48 anni, non affetto da alcuna malattia cronica e senza pregresse operazioni maggiori o dell’apparato muscolo scheletrico. Portatore di scarpe antifortunistica per necessita’ lavorativa. Da 8 mesi circa presenta una tumefazione sostanzialmente non dolente al compartimento mediale di caviglia sinistra. Esegue vari esami ecocolordoppler in altra sede che non mostrano problematiche relative al circolo venoso profondo e superficiale. L’ esame ecografico da me svolto mostra la presenza di una formazione solida ovalare a contenuto anecogeno liquido, ad ecostruttura complessa per presenza di numerose sepimentazioni interne, di circa 50x8mm, in diagnosi differenziale tra borsite retromalleolare con segni di rottura e cisti dermica complessa. Si associa ispessimento iperecogeno del sottocute locoregionale e tralci ipoecogeni serpiginosi interni (panniculite reattiva). Significativamente compresso dalla formazione il legamento tibio calcaneale del deltoideo, che comunque non mostra grossolane soluzioni di continuita'. Sostanzialmente nei limiti anche i tendini tibiale posteriore e flessore lungo delle dita. Consiglio i dosaggi bioumorali dei markers reumatologici e tiroidei.



Esegue una risonanza magnetica di caviglia che conferma la presenza di una grossa sacca fluida a carico dei tessuti molli del comparto mediale di caviglia con estensione longitudinale di 60mm e spessore 10mm, dotata di capsula interna e quindi compatibile con una distensione bursale. Esegue da me un secondo controllo ecografico a distanza di 4 mesi che mostra aumento dimensionale della sacca e ancora maggiore evidenza delle sepimentazioni interne, con passaggio del contenuto da anecogeno semplice a misto con livello di densita’ corpuscolata nella regione piu’ periferica caudale (aspetto simil ascessuale); la tumefazione incomincia a generare dolore locoregionale. 


Il paziente esegue allora su mio consiglio un consulto specialistico con il professor Campanacci Andrea Domenico, direttore della SODc Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva del Dipartimento Oncologico e di Chirurgia ad Indirizzo Robotico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, che ritiene indicato procedere ad agoaspirato sotto guida ecografica della neoformazione. Il referto istologico documenta “frammento cutaneo con note di fibrosclerosi degli stromi dermici e frammento stromale con minimo rivestimento cubico e degenerazione mixoide (reperti istologici orientativi per degenerazione mucoido-cistica degli stromi)”. Il paziente viene quindi operato (biopsia escissionale) con intento eradicante. A distanza di circa sei mesi dall’operazione il paziente pero’ si ripresenta presso il mio ambulatorio ecografico con una nuova piccola tumefazione retromalleolare interna, nelle regione della cicatrice chirurgica. Purtroppo vado a documentare una recidiva della cisti mucoide dermica, a contenuto anecogeno semplice.

 

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